venerdì 30 ottobre 2009

la cavalcata dell'Orso Tozzi

Immaginate il suono di una grotta.
Immaginatevi quel silenzio, rotto solo da una piccola goccia d'acqua, che di tanto intanto cade in una pozza sottostante. E immaginatevi l'eco metallico di quel suono, che rimbalza e sbatte fino a rompersi e somparire dentro la gola della grotta.
Ora prendete questo suono. E lasciate che sia la colonna sonora di quel che sto per raccontarvi.
La grotta.
La goccia.
Il suo eco.
Quando avevo 14 anni non ero così.
Decisamente non ero così.
Ero invecchiato prematuramente. I medici dicevano si trattasse di una malattia rarissima, dove il corpo accelerava il suo processo di invecchiamento.
Avevo 14 anni. Ero grasso, senza un capello, ed ero disperato.
L'emarginazione, di cui ero vittima, era alimentata anche dal mio essere omosessuale, e apertamente innamorato di un ragazzo dai capelli rossi, Luigi, detto Luigi, ma a volte anche Gigi.
Non vi sorprenderà quindi sapere che una notte d'estate, nell'angolo più remoto della torre di casa, incontrai Lucifero in persona.
"Farei qualsiasi cosa" gli dissi "pur di non essere quel che sono!"
Lucifero appoggiò la ventiquattrore su un tavolino. La aprì e tirò fuori un contratto. Prese dei piccoli occhiali da vista dalla tasca della giacca e vi estrasse anche una penna.
C'era tutta la mia anima, riscritta e ridisegnata in 154 fogli in formato A4.
"Chi vuoi diventare" mi disse.
Abbassai gli occhi e pensai a Gigi. Mi venne in mente suo fratello Federico.
"Voglio essere schifosamente Brit!" urlai.
"Bene!" urlò anche il diavolo "e sarai così fottutamente Brit, così dannatamente Brit, così schifosamente Brit da avere anche i peli dei genitali a forma di Union Jack.
Così sia.
Ed eccomi. Qui, di nuovo nella mia grotta.
Vi ricordate la goccia e l'eco? Il suono silenzioso di quel nulla?
Ogni tanto sento una voce in fondo a quel buio. Una voce che risale tutta la gola. Che corre lungo le pareti della grotta. Che mi assale, mi spaventa, mi minaccia, mi atterrisce, mi smarrisce...
"...DANIIIIIIII"
Come, cosa... dove sono?
Mi guardo attorno. Di nuovo la sala prove.
Gli altri che mi guardano.
"Eh, dimmi?"
"Hai capito in che punto ti devi fermare?"
Non dirgli della grotta, non dirglielo. Non dirgli di Gigi, nessuno deve saperlo.
"..."
"Dani?"
"..."
"Dani?"
"Sì ciccio non ti preoccupare... mi fermo prima della grotta"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahahahahahhahahahahhahahahhaha

SQUARZO ha detto...

Il Mito della Grotta!!!!

Anonimo ha detto...

DANI
DANI
DANI